Novità per i CTU e gli esperti stimatori da tre disegni di legge all’esame della Commissione Giustizia del Senato
Il 25 marzo scorso la Commissione Giustizia del Senato ha avviato la discussione di tre disegni di legge volti a garantire una corresponsione più rapida dei compensi e una formazione specifica per i CTU e, più in generale, per gli ausiliari del giudice.
Il primo disegno di legge [atto del Senato numero 1068] punta a ridurre i ritardi nei pagamenti delle competenze maturate nello svolgimento dell’incarico.
Attualmente, infatti, non è infrequente il caso in cui i professionisti devono affrontare procedure complesse e prolungate per richiedere e ottenere i compensi per le prestazioni svolte.
Il disegno di legge proposto si propone l’obiettivo di accelerare il processo di liquidazione, stabilendo che il magistrato debba liquidare gli onorari entro tre mesi dall’istanza dell’ausiliario, decorsi i quali “…provvedono il presidente del tribunale o il procuratore della Repubblica…“, nonché prevedendo, secondo un principio ormai consolidato della giurisprudenza di legittimità, il vincolo di solidarietà tra le parti nei confronti del CTU con riguardo “…al pagamento delle spettanze liquidate dal magistrato […] anche successivamente alla data del deposito della sentenza…”.
Il secondo disegno di legge [atto del Senato numero 1065] riguarda, invece, gli esperti stimatori, ossia gli ausiliari del giudice delle esecuzioni che operano nelle procedure esecutive immobiliari.
In questo caso l’obiettivo è rappresentato dall’abolizione del meccanismo attuale di liquidazione del compenso degli onorari ex articolo 13 D.M. 30/05/2002, basato sul ricavato della vendita anziché sul valore di stima, abrogando l’articolo 161, comma 3, delle disposizioni di attuazione del C.P.C., introdotto dalla Legge n°132/2015.
Il terzo disegno di legge, infine [atto del Senato numero 1076], propone l’istituzione di un percorso formativo specifico per i CTU e, più in generale, per gli ausiliari del giudice, introducendo l’obbligo formativo per l’iscrizione all’Albo dei Consulenti Tecnici d’Ufficio ed il suo mantenimento nel tempo, su base triennale, così come avviene per l’iscrizione agli albi professionali, con l’obiettivo di fornire ai professionisti gli elementi tecnico-giuridici e procedurali essenziali per svolgere correttamente il proprio ruolo di ausiliario del magistrato.